Lug
25
Event Time: No time set / Event Location: Rome

Roma è un libro aperto. Regala la possibilità di osservarla mentre viene vissuta dai romani, dai turisti. Si mostra vanitosa e non aspetta altro che qualcuno la cristallizzi in una foto, un quadro, in qualche riga scritta.

Da sempre la letteratura ha svolto un ruolo fondamentale nella vita  dei cittadini. Anche se non tutti avevano un’istruzione adatta a leggere o scrivere, cosa che inizialmente portò chi era in grado a riunirsi in piccole congregazioni elitarie, con il tempo la metamorfosi da parola scritta a letta fu un passaggio del tutto naturale, così come ampliarne le modalità di diffusione.

E così, se Cicerone affidava i proprio scritti ad  Attico, che provvedeva a revisionarli prima di trasformare il suo piccolo laboratorio in una prima, abbozzata casa editrice. Cesare provvide a costruire una biblioteca, mentre iniziò a delinearsi una vera e propria legislazione sull’editoria che prevedeva, per esempio, che all’autore non fosse pagato nulla in caso di vendita ma anzi, che proprio lui doveva provvedere alle spese di copiatura dei manoscritti, eseguite da schiavi specializzati che lavoravano per l’editore.

Si arrivò infine a quello che ora, nel 2016, chiameremmo reading e che molto sta tornando di moda negli ultimi tempi. Se ora basta un locale, un microfono ed un evento su Facebook, secoli fa l’unico modo era scendere in strada ed iniziare a leggere. Da un lato questo permetteva a giovani poeti e scrittori di farsi conoscere, e dall’altra al potere di controllare cosa si diceva in queste letture ed intervenire con una vera e propria censura impedendo agli scrittori di leggere.

Adesso molto è cambiato, e per fortuna ci sono tantissime varietà di letture a cui si può assistere senza per questo essere bannati dal potere: scrittori che viaggiano con il loro romanzo, comici con i loro monologhi e poeti maledetti in cerca di benedizione.
Tanti locali a Roma cominciano a vedere in questa forma d’arte un nodo cruciale per riuscire ad aggregare i cittadini e variare, con un solo mezzo, i modi di diffondere cultura.